3000ANNI DI STORIA LA PIZZA NAPOLETANA POSSSIEDE
STORIA DELLA PIZZA.
- La pizza affonda le sue radici storiche persino ai tempi dell’antico Egitto,
- Periodo nel quale i Re venivano omaggiati nutrendosi con una specie di impasto schiacciato condito con spezie ed erbe.
- In epoca greca invece troviamo diverse ricette babilonesi di queste particolari pietanze che ci riportano stili di condimento di varia natura,
- Mentre nel periodo del sacro romano impero, era molto usuale cucinare focacce di farro o altri particolari cereali mixati tra loro.
- Il nome pizza, molto probabilmente deriva dall’antica parola Pinsa,
- Che stava ad indicare il verbo passato di “Pinsere”, che tradotto significa letteralmente schiacciare, stendere, appiattire.
- Sempre per l’epoca antica ci sono tracce di documenti che affermano il fatto che i contadini,
- Erano soliti macinare chicchi di frumento, per poi ottenuta la sua farina,
- Impastarla con acqua ed erbe aromatiche, per poi ovviamente creare la cosiddetta Pinsa attraverso il camino di casa.
La pizza è un tipico alimento che si è sviluppato maggiormente per i Paesi adiacenti alla zona mediterranea.
- Nel medioevo ed anche in epoca rinascimentale la Pinsa varia anche sul dolce e per quanto riguarda gli impasti ed i tipi di cottura,
- Ne vengono brevettati tantissimi, rispetto alle epoche prima.
- Ovviamente, come tutti sappiamo, sarà nella mitica città partenopea dove la pizza come oggi la conosciamo,
- Prende finalmente dimora: è un tipo di pizza basica che vanta come ingredienti protagonisti il conosciutissimo pomodoro S.Marzano ridotto a passata
- La classica mozzarella, in un primo momento storico costituita da un formaggio un poco più pesante a pasta dura.
Napoli diviene perciò la culla della pizza e da lì verrà conosciuta prima in tutta Italia, e poi grazie soprattutto ai migranti italiani campani e siciliani, in Canada e negli Stati Uniti, da lì infine, al resto del Mondo Occidentale e non…
Ma come nacquero in principio gli ingredienti della pizza?
- Il pomodoro venne in un primo momento importato dall’America Latina dai conquistadores spagnoli che crearono il grande circuito
- Del commercio Mondiale, precisamente dal Perù, utilizzato in principio per altre ricette,
- Venne poi integrato come salsa per la pizza.
- Dopo alcuni primi momenti di sfiducia, il pomodoro venne ben accolto in tutta la cucina Italiana.
- La mozzarella nacque grazie ai longobardi ed ai loro capi di bestiame,
- I bufali, che diedero vita al commercio di latte e derivati nel Sud Italia.
La pizza nasce a Napoli sotto forma di pizza marinara così come noi la conosciamo oggi.
- Ebbe dal 1730 un grande successo in tutte le classi sociali.
- Ci vorrà quasi un secolo per giungere all’invenzione della pizza margherita classica,
- Che prese il suo nome direttamente da un’idea del suo stesso inventore, il pizzaiolo Raffaele Esposito,
- Che venne chiamato a Corte dalla Regina, per farle assaggiare questa così tanto deliziosa e decantata pietanza,
- la Regina di Savoia si chiamava Margherita, l’anno è il 1800.
- Fino al 1900 le pizzerie rimangono attività esclusivamente e prettamente napoletane,
- E’ solo dopo la seconda guerra mondiale che grazie alla grande immigrazione
- Fuoriesce dai confini del Sud Italia per giungere al Nord ed all’estero.
- Ora come ora la pizza è amata dalla maggior parte dei cittadini Italiani,
- ed anche all’estero finalmente alcuni ristoranti iniziano a farla in maniera genuina ed originale, in puro stile italiano.
FATTORI ESSENZIALI PER SCEGLIERE UNA PIZZERIA NAPOLETANA A BRESCIA che fa una bella pizza
- La vera pizza napoletana si sa… possiamo mangiarla solo a Napoli!
- La mitica città Partenopea con i suoi ingredienti d.o.p., i suoi profumi,
- Le sue erbe aromatiche nate in loco, il suo pomodoro fresco S.Marzano, la qualità delle farine del Sud,
- La leggendaria mozzarella di bufala, il verde basilico cresciuto a terra ed aria campane e la bravura dei pizzaioli,
- Sono elementi davvero essenziali per il sapore e la consistenza finale della vera pizza.
E se per caso non ci trovassimo a Napoli?
- Dove potremmo soddisfare la nostra golosa voglia di una vera pizza campana?
- Niente paura, l’Italia sotto l’aspetto gastronomico resterà sempre e comunque il miglior Paese del mondo…
- Dal dopo guerra ai giorni nostri, l’afflusso di migranti dal Sud al Nord è stato molto imponente,
- Tantissime famiglie e uomini soli napoletani, calabresi, pugliesi e siciliani
- Si sono spinti alla ricerca della fortuna al Nord Italia, così come verso le Americhe.
- Questo fece si che moltissimi pizzaioli professionisti :
- Ebbero l’idea di insediarsi con la consapevolezza della loro arte culinaria, in alcune delle più importanti regioni settentrionali.
- Oggi a Brescia sono presenti tante realtà ma la prima che ha portato la vera pizza STG è la Pizzeria MANUNO
- (70000 in tutta Italia) attività inerenti alla produzione artigianale della pizza.
Tra queste ci sono pizzerie di ogni tipo e categoria:
- Pizzerie napoletane: qui entra in gioco la pizza originale, se state cercando un’ottima Pizzeria Napoletana a BRESCIA,
- Passate dalla mitica Pizzeria Manuno in via Zara 49 e in via Creta 80 al Ristorante Pizzeria Manuno Bis,
- Presso queste attività ristorative è possibile ritrovare tutta l’atmosfera napoletana e della vera pizza storica partenopea,
- Questa pizza deve essenzialmente conservare tutte le sue caratteristiche,
- Partendo dalla consistenza del cornicione e dell’impasto, arrivando alla corretta cottura della pasta.
- Pizzerie classiche: pizzerie completamente commerciali, in certi casi anche più buone delle originali,
- Offrono un prodotto solitamente dalla forma rotonda, con pizze classiche e dall’impasto solitamente basso e sottile,
- Questi locali offrono sia pizze tradizionali che pizze gourmet.
- Pizzerie siciliane: la pizza classica siciliana ha come caratteristica principale il tipo di farine utilizzate
- Per l’impasto e tanta cura e tecnica differente per il condimento,
- Che di solito viene messo al contrario, rispetto alle altre pizze, ad esempio, il pomodoro è disposto sopra alla mozzarella.
- Pizzerie romane: la tradizionale “Pinsa” romana, dall’impasto a lievito madre composto da farine scelte,
- La Pinsa è un poco più allungata ed ovalizzata della pizza tradizionale rotonda
- L’impasto è un po’ più alto, caratteristica principale, la fragranza e la croccantezza dell’impasto.
ECCO COME CAPIRE SE SI TRATTA DI una PIZZERIA ATTREZZATA A REGOLA D’ARTE
Una pizzeria Napoletana che si rispetti deve avere determinate caratteristiche.
- Prima di tutto deve mantenere la linea tradizionale delle vere ricette partenopee,
- L’impasto deve essere eseguito a regola d’arte, non deve assolutamente risultare pesante
- Alla masticazione e soprattutto alla digestione.
- Una pizza digeribile è sinonimo di grande qualità, solitamente le migliori pizzerie
- Si “sbattono” un po’ più di altre, creando un impasto di produzione propria,
- Magari utilizzando la tecnica del lievito madre e naturale a 48/72 ore.
Gli ingredienti devono assolutamente essere tutti d.o.p. (di origine protetta),
- Meglio se direttamente importati dal Sud Italia.
- Solitamente le migliori pizzerie napoletane a Milano possiedono dei menù abbastanza risotti,
- Con poche ma buonissime e golose pizze.
- La mozzarella di bufala dovrebbe arrivare fresca ogni mattina.
- I pizzaioli potrebbero essere anche milanesi, ma con un napoletano verace al forno, il pubblico si fiderà ovviamente di più.
- Sarebbe ancora più bello se il forno, che deve assolutamente e rigorosamente essere a legna,
- Fosse visibile, così come i professionisti che preparano la stesura dell’impasto e la farcitura delle pizze.
- La salsa di pomodoro deve essere fresca, meglio se non tenuta in frigo nemmeno per una notte.
Se vi trovate in luogo che possiede queste caratteristiche non esitate,
Fidatevi e ordinate la vostra pizza napoletana, ne rimarrete sicuramente soddisfatti.